PROGRAMMA AMMINISTRATIVO PER IL COMUNE DI BELLUNO

CONSILIATURA 2022-2027

CANDIDATO SINDACO

OSCAR DE PELLEGRIN

Elezioni Amministrative 12 giugno 2022

Belluno deve ritornare al centro. La nostra città deve ritrovare l’identità e la competenza di un ero capoluogo di provincia e l’orgoglio di rivestire il ruolo di capitale delle Dolomiti. Noi vogliamo che Belluno riparta e che la città ritorni ai vertici nazionali della qualità della vita. Lo sviluppo deve essere un impegno reale e concreto, con l’orizzonte di una nuova Belluno da costruire insieme, nel suo centro, nei quartieri e nelle frazioni: una città funzionale e semplice da vivere, ricca di opportunità e servizi innovativi, solidale, sicura e bella.

Belluno capoluogo di provincia deve porsi come centro di servizi d’eccellenza per tutto il territorio provinciale, in settori quali la sanità, il sociale, l’istruzione e la gestione dei rifiuti.

Belluno capitale delle Dolomiti deve recuperare un’attrattività all’altezza della sua bellezza e delle sue potenzialità, che possa divenire volano per il turismo e per le attività economiche e culturali.

Per centrare questi obiettivi serve una visione chiara della città che vogliamo costruire, anche chiedendo con determinazione strumenti, risorse e collaborazioni ai nostri rappresentanti in Regione, in Parlamento e in Europa.

Con questa convinzione, ci prepariamo a impegnarci con senso civico, facendo dell’ascolto il nostro metodo e lavorando con onestà, coerenza e trasparenza.

IL PROGETTO URBANO PER BELLUNO

L’urbanistica, la viabilità e i trasporti concorrono a disegnare il volto della città e su questi fronti avvieremo un’azione complessiva. Va innanzitutto enfatizzato il carattere di Belluno quale città storica, con le sue peculiarità e con le sue valenze culturali e paesaggistiche.

All’ordine del giorno vi saranno:

  • La trasformazione di Belluno in un polo attrattivo, sede di centri di ricerca universitaria e di importanti eventi internazionali;
  • La valorizzazione e lo sviluppo coordinato delle aree residenziali per un miglioramento della qualità della vita di chi abita e lavora nel centro storico e nelle frazioni;
  • Un maggiore coinvolgimento tra centro e frazioni attraverso il recupero dei percorsi storici di collegamento;
  • La valorizzazione dei percorsi sotterranei.

Occorrono un’accurata programmazione e un’attenta progettualità affinché tutte le piazze, sia quelle del centro, sia quelle dei quartieri e delle frazioni, diventino non solo belle, ma anche vivibili e abitate dai cittadini.

La rete del trasporto pubblico locale va ripensata per rispondere alle esigenze attuali.

La mobilità interna e quella di collegamento con i comuni limitrofi rivestono un ruolo strategico. Esse non possono più essere oggetto di interventi scollegati ed estemporanei, con ripercussioni incerte sul resto del sistema. È invece necessario realizzare un’azione coordinata, capace di ridisegnare la mobilità urbana in modo efficace e nel rispetto del territorio. Per questa ragione realizzeremo da subito uno studio accurato, basato su rilevazioni statistiche dettagliate, finalizzate a inquadrare lo stato di fatto. Partendo dai dati raccolti potremo procedere alla simulazione di differenti scenari di intervento, con l’analisi delle nuove distribuzioni dei flussi, per giungere a soluzioni che dovranno essere individuate anche attraverso l’ascolto e il confronto con le persone che abitano nei territori interessati.

Per la mobilità interprovinciale e internazionale, dovremo lavorare per un migliore collegamento con il Nord e con la pianura.

L’aeroporto Arturo Dell’Oro è una struttura con importanti prospettive di sviluppo in un’ottica turistica e di protezione civile. L’aeroporto di Belluno potrà rivestire un ruolo importante per tutta la

montagna bellunese anche in occasione delle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026. La struttura va riqualificata e potenziata, favorendo e aprendo nuovi collegamenti con gli aeroporti internazionali di Treviso e di Venezia e con la pianura.

Cruciale anche una puntuale manutenzione del patrimonio comunale, sulla quale si dovrà recuperare il terreno perduto, dando ascolto alle segnalazioni dei cittadini e stanziando a bilancio i fondi necessari. Deve essere posto un freno al degrado, avviando sin da subito una grande campagna per una Belluno pulita. Lavoreremo affinché il senso del bello e il piacere di mantenere il territorio diventino sentire e obiettivi comuni, da raggiungere innanzitutto con un’azione informativa e di coinvolgimento delle persone e, se necessario, con provvedimenti nei confronti di chi sbaglia.

Una priorità dell’Amministrazione sarà restituire dignità ai cimiteri comunali, per i quali è necessaria un’attenta politica di gestione e organizzazione, anche tendendo conto degli aspetti sanitari. La riqualificazione dei luoghi di sepoltura, che risponde a esigenze di tutela del sentimento di pietà per i defunti, non può non partire da una costante e accurata manutenzione delle aree.

La realizzazione di nuovi tratti di marciapiede, la sistemazione di quelli già esistenti (anche con l’eliminazione delle barriere architettoniche) e la cura delle strade pubbliche saranno una delle prime voci della nostra agenda, per migliorare la sicurezza dei pedoni e della circolazione stradale in generale. Infine, avvieremo sin da subito una completa ricognizione dei beni immobili del Comune per stilare un piano di alienazioni e recuperi concreto e attuabile, anche in collaborazione con i privati.

I MOLTI VOLTI DI BELLUNO: QUARTIERI E FRAZIONI

Il centro storico, i quartieri, le frazioni: la nostra città è composta da moltissime realtà tra loro differenti che ne costituiscono una vera ricchezza. La vita nelle frazioni – tra le quali va annoverato a pieno titolo anche il colle del Nevegal – va rimessa al centro dell’interesse dell’Amministrazione, anche con la previsione di un apposito assessorato.

Si deve lottare contro la tendenza allo spopolamento di queste aree, valorizzando gli aspetti positivi del vivere in piccole comunità coese e lavorando per affrontare le difficoltà.

Vanno potenziati i collegamenti tra il centro e le frazioni e quelli tra le frazioni stesse, strutturando meglio il servizio di trasporto pubblico.

Si deve prevedere l’estensione delle reti per la connettività a questi territori.

I centri minori vanno valorizzati anche in un’ottica turistica, con il riconoscimento delle loro caratteristiche tipiche, anche con l’organizzazione e la promozione di manifestazioni ed eventi.

È necessario rendere l’Amministrazione quanto più possibile vicina al cittadino. Questo è realizzabile attraverso l’istituzione dei Consigli di quartiere o di frazione, con referenti individuati dai residenti (capifrazione). Il loro compito sarà quello di interfacciarsi con il Comune, che metterà a disposizione risorse in modo sussidiario per semplificare la soluzione dei problemi, primi tra tutti quelli della manutenzione del territorio e della cura del verde lungo le strade. Questo programma sarà favorito dalla presenza delle tante associazioni di volontariato.

Tutte queste scelte sono indirizzate anche a incoraggiare l’aggregazione delle persone, dando così nuova linfa alla vita in queste aree, con importanti conseguenze sulla qualità dell’abitare e sulla sicurezza.

PER UNA BELLUNO SICURA

La sicurezza è oggi più che mai un tema di primaria importanza. È per noi un obiettivo prioritario sia aumentare la sicurezza effettiva del cittadino, sia ridargli la tranquillità del vivere in una comunità sicura. Per fare ciò, andrà innanzitutto potenziato l’organico della Polizia Locale, curandone la costante formazione e implementando le dotazioni a disposizione.

Basilare sarà disporre di un sistema di videosorveglianza che possa monitorare in tempo reale il territorio comunale, ampliando il numero dei dispositivi ed elevandone la qualità tecnologica. Sarà poi di fondamentale importanza potenziare la collaborazione con le altre forze dell’ordine, con l’obiettivo di raggiungere una sempre maggiore sicurezza.

Al fine di una migliore capacità di prevenzione, si potenzierà la rete di controllo, incrementando la

fiducia nel vicinato e nelle istituzioni con una continua e costante attività di informazione e formazione, stimolando un più forte senso del comportamento civico.

Belluno e le sue periferie devono tornare a essere un’isola di pace, una “città giardino”, con il ripristino del decoro, che passa soprattutto attraverso il contrasto alla piaga dell’imbrattamento dei muri. I responsabili devono essere individuati e si devono trovare gli strumenti per responsabilizzare e coinvolgere queste persone e per sanzionare i comportamenti illegittimi.

UNA BELLUNO ACCESSIBILE E SOLIDALE

Belluno deve mettere le persone al centro della sua attività amministrativa e diventare pienamente accessibile e solidale. Inoltre, la qualità della vita e il benessere di una comunità passano sempre di più attraverso una forte integrazione tra sociale e sanità. Nell’ambito della Conferenza dei Sindaci, il sindaco del comune capoluogo deve lavorare per favorire un’alleanza tra le amministrazioni comunali, ospedale e territorio, nella consapevolezza che la salute pubblica non viene tutelata solo nelle strutture governate dal sistema sanitario nazionale, ma anche nelle strutture e dai servizi comunali.

L’orizzonte deve essere quello di una comunità coesa, nella quale ogni persona può essere valorizzata e sostenuta. Le iniziative in campo sociale dovranno essere di tipo strutturato e capillare, superando l’idea di interventi spot e in emergenza. Serve operare con una visione strategica, condivisa tra Amministrazione comunale, AULSS, soggetti privati, enti del terzo settore e cittadini, che permetta di sviluppare capitale sociale sul lungo periodo. Tutte le aree di utenza saranno oggetto di progettualità specifiche, volte a definire i bisogni e a valorizzare i punti di forza e le opportunità, al fine di dar vita a reti territoriali a sostegno delle categorie fragili.

     ANZIANI. Gli anziani, vera ricchezza per il territorio, devono recuperare il loro ruolo sociale. Con questi presupposti, si deve avviare un’azione continua, caratterizzata da una presenza forte dell’Amministrazione comunale, e procedere alla creazione di centri di aggregazione, all’implementazione di servizi di assistenza e al potenziamento dei servizi di domiciliarità. Va stretta una collaborazione sempre più efficace con la Regione che permetta un’attenta progettualità, favorendo un confronto costante con le realtà associative locali. Va tenuta in considerazione la lunga esperienza maturata dal Coordinamento Provinciale Volontaristico, capitanato dal Comitato d’Intesa, presente nella nostra città.

     FRAGILITÀ. Esistono luoghi che sono necessari per dare speranza a chi ha o ha avuto una vita sempre in salita. Noi vogliamo costruirne uno, una “Casa delle abilità”. Non parliamo quindi solo di disabilità, ma, in chiave positiva, di abilità. Dovrà essere un luogo dove le persone potranno vivere, lavorare, condividere e solidarizzare. Un luogo dotato anche di spazi comuni, dove condividere il tempo, ma che garantisca la libertà di lavorare in autonomia e la possibilità di vivere nell’intimità della propria “casa”. Un luogo dove l’autonomia personale sarà al primo posto e andrà ricercata anche con il ricorso alle possibilità offerte dalla domotica. Là dove ci sono disabilità cognitive e fisiche, serve un servizio di assistenza infermieristica, realizzabile creando una rete con il territorio, con l’AULSS e con le associazioni. La Casa delle abilità sarà un luogo in cui ognuno potrà mettere in campo il suo vissuto e le sue abilità per andare incontro all’altro. Una casa immersa nel tessuto urbano, per garantire la possibilità di muoversi in autonomia, lavorare, fare la spesa o bere un caffè. Una casa fruibile, accessibile al giovane, all’adulto, all’anziano che sa di famiglia e autonomia. 

Per rispondere all’esigenza di una città alla portata di tutti, il Comune sarà orientato alla revisione dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche con l’applicazione del piano PEBA, all’avvio di progetti integrati di sviluppo urbano, oltre che all’implementazione dei parchi giochi inclusivi.

     ACCOGLIENZA E IMMIGRAZIONE. Nel campo dell’accoglienza si dovrà lavorare per raggiungere una piena integrazione tra le persone, individuando linee di intervento per favorire l’inclusione sociale degli immigrati. Si dovrà prestare particolare attenzione ai percorsi di formazione linguistica, all’informazione sui diritti e sui doveri individuali, all’orientamento ai servizi, nonché ai percorsi finalizzati all’inserimento lavorativo.

     NUOVA POVERTÀ E MARGINALITÀ SOCIALE. Nel nostro territorio sono oggi in sensibile crescita le situazioni di difficoltà. Per offrire risposte a questi casi, l’Amministrazione opererà in sinergia con gli altri enti coinvolti, come l’AULSS, l’ATER, i Centri per l’impiego e il mondo della cooperazione e delle associazioni. Particolare attenzione sarà rivolta alle famiglie in condizioni di difficoltà economica e alle vittime di violenza di genere. Sarà infine necessario il contrasto a ogni forma di discriminazione, anche attraverso la Commissione per le Pari Opportunità.

Una delle priorità della nostra Amministrazione sarà l’attuazione di politiche volte rimuovere gli ostacoli sociali, culturali ed economici che ancora impediscono il raggiungimento di una compiuta parità tra i generi in diversi settori della società e nel mondo del lavoro. Tra gli strumenti che metteremo in campo a questo fine vi saranno attività di orientamento al lavoro e interventi di sostegno all’imprenditoria femminile. Ma sarà soprattutto importante potenziare i servizi alle famiglie che possono favorire una migliore conciliazione tra tempi di vita, di lavoro e di accudimento di bambini e anziani che molto spesso ricadono interamente sulle spalle delle donne.

LA BELLUNO DI DOMANI: LA SCUOLA E LE POLITICHE GIOVANILI

Si dice sempre che i giovani sono il futuro, trascurando il fatto che i giovani sono anche il presente. È per noi prioritario garantire loro un presente e un avvenire in una città vitale e accogliente, della quale possano sentirsi cittadini e protagonisti. Per questo, vanno non solo ascoltati, ma anche resi partecipi, responsabilizzati e posti nelle condizioni di svolgere il ruolo di attivatori di progetti e iniziative, anche attraverso l’attività delle associazioni. La scuola e le politiche giovanili saranno gli strumenti per raggiungere questi obiettivi.

  • LA SCUOLA. La scuola ha la funzione di educare, di insegnare a pensare in modo critico e di accompagnare i ragazzi nella loro crescita, rendendoli cittadini consapevoli. Inoltre, essa svolge un fondamentale ruolo sociale, favorendo l’aggregazione e la collaborazione tra i giovani. Il diritto a un’istruzione di qualità è una delle nostre più importanti priorità. Un capitolo che richiede particolare attenzione è quello degli edifici scolastici di competenza comunale, che necessitano di ristrutturazioni e adeguamenti per rispondere alle esigenze della vita e della didattica moderna. Dovrà essere risolta anche l’annosa questione della carenza di palestre e di spazi laboratoriali. Il Comune offrirà progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa, con il coinvolgimento progettuale delle scuole e con la collaborazione delle associazioni e delle società sportive: una particolare attenzione andrà infatti riservata all’inclusione sportiva, artistica e volontaristica, che deve essere conosciuta sin da bambini, a partire dalla scuola primaria. Nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo va incrementato il tempo pieno e va migliorata la qualità del servizio di mensa. Un comune capoluogo deve prendersi cura non solo di chi vive “in” città, ma anche di chi vive “la” città, provenendo da altre zone. Apriremo un tavolo di coordinamento con la Curia e le associazioni per trovare una soluzione volta a garantire la permanenza di un convitto per gli studenti residenti negli altri comuni della provincia. Per i nostri cittadini più piccoli, che devono recuperare la socialità minata dalla pandemia, e per le loro famiglie, alle prese con problemi organizzativi, vanno favoriti i centri estivi. Progettiamo, infine, di realizzare uno spazio chiuso da dedicare al gioco per ritrovarsi anche nei periodi più freddi o quando il tempo non è favorevole.

  • LE POLITICHE GIOVANILI. Costruiremo una nuova strategia per implementare le attività universitarie in provincia (corsi di laurea, master e alta formazione). Aumentando l’offerta formativa per alcune professionalità di difficile reperimento, cercheremo di formare e mantenere nel territorio i giovani che, altrimenti, studiando lontano, spesso non rientrano in provincia, impoverendo di risorse professionali qualificate il nostro tessuto socioeconomico e produttivo. Le offerte formative, inoltre, consentiranno l’accesso allo studio ai ragazzi che provengono da famiglie meno fortunate. Il Comune dovrà incentivare l’imprenditorialità giovanile con azioni concrete di sostegno, attuare programmi di lavoro in sinergia con la Provincia e la Regione. Attraverso l’istituzione della Consulta Giovanile Bellunese sarà affrontato il tema dei luoghi di aggregazione, ponendo un forte accento sul dialogo tra i giovani e sul loro ruolo proattivo, considerandoli non semplici destinatari di un servizio, ma protagonisti consapevoli di uno spazio. Incentiveremo la partecipazione alla progettazione nell’ambito del Servizio Civile Universale e del Servizio Civile Regionale, occasioni di formazione e di acquisizione di competenze, rafforzate dall’interazione con il mondo degli adulti e delle professioni, non dimenticando la salvaguardia dell’ambiente e del territorio e avvalendosi della professionalità della Protezione Civile. L’Informagiovani avrà un ruolo fondamentale, ponendosi come interlocutore per le richieste che i giovani vorranno far pervenire all’Amministrazione e fornendo informazioni utili alle scelte di indirizzo scolastico, formativo e lavorativo.

BELLUNO CAPITALE DELLE DOLOMITI

Viviamo in una città meravigliosa che merita di essere valorizzata, nel suo centro storico e nelle sue frazioni. Sport, cultura, turismo e ambiente saranno i cardini del nostro progetto che vede un futuro anche a cinque cerchi. Ci sono oggi tutte le condizioni, in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina, per far sì che Belluno non solo arrivi pronta al 2026, ma che possa recitare un ruolo di primo piano. Belluno deve diventare la capitale delle Dolomiti. Noi possiamo impiegare tutte le nostre competenze e le nostre esperienze per concretizzare questo progetto.

  • CULTURA. La cultura è bellezza e ricchezza. Essa è una straordinaria arma per contrastare la povertà educativa e per accrescere il benessere sociale di una comunità. La proposta culturale di un luogo ne costituisce l’identità ed è ormai universalmente riconosciuta come potente fattore di sviluppo e fonte di reputazione per il territorio che la esprime. Sempre più imprese considerano strategico l’investimento in questo settore, che genera profitti di oltre due volte e mezzo lo stanziamento iniziale. Lo dimostra il moltiplicarsi delle collaborazioni tra pubblico e privato. È questa l’ottica in cui Belluno deve porsi per rendere moderno e innovativo il suo approccio alla cultura. La cultura deve travalicare le mura fisiche dei musei e dei luoghi tradizionalmente deputati alle arti, che non potranno più limitarsi a svolgere esclusivamente la tradizionale funzione di contenitori adibiti a sede delle attività o alla conservazione di reperti (che andranno comunque sistemati e valorizzati). I Musei Civici, la Biblioteca, l’Auditorium e il Teatro Comunale dovranno diventare i comunicatori della bellezza di un intero territorio. In una prospettiva che si espande oltre i confini cittadini, il Comune dovrà lavorare per realizzare eventi di spessore nazionale e internazionale, con il coinvolgimento delle altre aree della provincia, mettendosi in rete con la pianura e con le strutture museali della penisola e sfruttando la grande attrattività di Venezia per avvicinare il turismo internazionale alla nostra città. A solo titolo di esempio, ricordiamo che nel 2026 ricorreranno i 350 anni dalla nascita a Belluno di Marco Ricci. Attueremo interventi che daranno nuova vita a Belluno, autentica capitale culturale delle Dolomiti, forti delle radici e delle tradizioni della nostra storia, ma con lo sguardo necessariamente rivolto al futuro. Belluno si aprirà anche alle forme d’arte di nuovagenerazione e ai talenti bellunesi poco conosciuti a livello locale, ma che hanno fatto grandi cose in Italia e nel mondo. Gestiremo le iniziative coordinando con largo anticipo il calendario degli eventi esistenti e di quelli di nuova ideazione. Dovrà essere garantita la continuità delle iniziative per rendere l’offerta culturale della città conosciuta e riconoscibile all’esterno. In questo modo, la cultura diventerà un formidabile volano per lo sviluppo economico sia del centro storico, sia delle nostre frazioni. Per aumentarne la fruibilità e per avvicinare diverse tipologie di visitatori, ricorreremo alla creazione di contenuti multimediali, raggiungibili anche attraverso QR code collocati nei contenitori culturali e sul territorio. Indispensabile, inoltre, la digitalizzazione della Biblioteca Civica, dell’Archivio Storico e dei patrimoni, privati ma di valore pubblico, delle associazioni che vorranno aprirsi e mettersi in rete. Infine, riporteremo a nuova bellezza gli spazi pubblici, gli edifici storici, le fontane e i giardini e ridaremo degna sistemazione ai reperti, primo tra tutti il sarcofago di Flavio Ostilio Sertoriano che, con il suo valore artistico e storico, può ben ambire al ruolo di simbolo della città.
  • SPORT. Lo sport è salute. È sociale. È inclusione. È di tutti e per tutti. La nostra attenzione per questo settore è massima e parte dal riconoscimento del valore educativo dello sport e della sua capacità di unire le persone. Per i giovani lo sport è un potente antidoto contro il disagio e le dipendenze, in forte aumento a causa dell’isolamento determinato dalla pandemia. In età avanzata, invece, è un’ottima pratica che migliora la qualità della vita. Ma siamo profondamente consapevoli che lo sport è anche sviluppo ed elemento di attrazione turistica. Il turismo sportivo non è una novità: dal punto di vista storico il legame tra sport e turismo risale ai primi giochi olimpici svoltisi nella Grecia antica nel 776 a.C. Molto più recente e difficoltoso, ma in decisa crescita, è il riconoscimento da parte delle istituzioni della sua importanza dal punto di vista economico, in un sistema nel quale il territorio e i suoi elementi naturali rivestono un ruolo da protagonisti in termini di attrattività. Di questo aspetto noi vogliamo fare una priorità. Anche sfruttando il traino offerto dalle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026, una città alpina come Belluno deve caratterizzarsi per l’offerta di luoghi per gli sport invernali (sci alpino, sci alpinismo, fondo e sport su ghiaccio), dotandosi di un nuovo palazzetto polifunzionale per gli sport al chiuso (arrampicata sportiva, ginnastica artistica e altre discipline) che possa essere utilizzato in tutte le stagioni. Gli spazi per l’outdoor, la corsa su pista e l’atletica troveranno una migliore collocazione nel completo rinnovamento del nostro Polisportivo. Le strutture sportive comunali saranno riqualificate e migliorate, anche sotto il profilo dei servizi tecnologici e dell’efficienza energetica, e messe a norma qualora non conformi. Il coinvolgimento delle società sportive nella gestione delle strutture del centro e delle frazioni potrà essere un’efficace forma di responsabilizzazione dei fruitori delle stesse. L’offerta espressa dal nostro territorio dovrà essere valorizzata attraverso la creazione di un calendario di eventi e manifestazioni di richiamo, anche di natura continuativa, in grado di attrarre sportivi e spettatori. Belluno può e deve diventare centro dello sport adrenalinico della Valbelluna: canyoning, freestyle, parapendio, kite, arrampicata sportiva, ultra trail, slackline e highline, volo acrobatico e paracadutismo. Tutto il comprensorio del Nevegal, sia d’inverno sia d’estate, dovrà diventare punto di riferimento per le attività sportive all’aria aperta. In particolare, organizzeremo eventi di portata nazionale e internazionale di queste discipline (downhill, mountain bike, corsa in montagna e altre).
  • TURISMO. Il turismo giocherà un ruolo fondamentale per Belluno negli anni a venire, anche per effetto dell’appeal esercitato da Venezia, alla quale Belluno sarà collegata dal cordone ombelicale che l’ha generata, “la Piave”. Belluno sarà il trait d’union tra i tre patrimoni UNESCO di Venezia, delle colline del prosecco e delle Dolomiti. La nostra Amministrazione lavorerà per promuovere lo sviluppo turistico di tutta l’area di cui Belluno è il centro carismatico. Tutto questo sarà realizzato attraverso ciò che il nostro territorio già offre, ma che oggi non viene pienamente valorizzato. Dovremo pertanto:
  • valorizzare il territorio enfatizzandone la tipicità;
  • potenziare il turismo di montagna in collaborazione con l’Ente Parco Nazionaledelle Dolomiti Bellunesi, l’Alta Via n. 1, le associazioni e gli enti di interesse territoriale;
  • mettere a punto e realizzare un programma di eventi e manifestazioni in ambito turistico comunale e provinciale, anche in collaborazione con il Consorzio Dolomiti Prealpi, con il Comitato Pro Loco Bellunesi e con i soggetti del settore;
  • promuovere un turismo “delle radici”, in collaborazione con l’associazione Bellunesi nel Mondo e con i bellunesi che vivono all’estero;
  • potenziare il cicloturismo della Venezia-Monaco, favorendo la nascita di servizi dedicati a questa tipologia di turismo;
  • sviluppare e potenziare l’attività dell’Ufficio Turistico comunale, che deve diventare un reale centro di informazioni e di coordinamento dei flussi turistici, promuovendo la ricettività alberghiera e gli eventi;
  • farci parte attiva per la creazione del museo internazionale dello sci e dell’attrezzatura sportiva, lasciati in eredità alla comunità bellunese da un concittadino.

 

L’Amministrazione dovrà porre le condizioni affinché la rete di accoglienza turistica possa disporre di adeguate strutture ricettive (alberghi, B&B, appartamenti destinati ad affittanze turistiche e ospitalità diffusa), in grado di proporre pacchetti di servizio capaci di presentare un’offerta differenziata per i diversi target di riferimento, italiani e internazionali. Compito del Comune sarà favorire questo processo, anche con il ricorso a fondi europei, per mettere a punto strumenti e progetti volti ad ampliare l’offerta turistica. A Belluno si dovrà respirare un’aria di coinvolgente ospitalità e sviluppare una cultura dell’accoglienza, d’intesa con gli operatori del settore. Il turista dovrà poter disporre delle informazioni di cui necessita anche accedendovi attraverso le possibilità garantite dalle nuove tecnologie. Il “Colle dei bellunesi”, amato da sempre e da sempre oggetto di criticità, rivestirà un ruolo di primo piano. Il Nevegal, al quale riconosceremo lo status di frazione, sarà oggetto di progettualità da mettere a punto con tutti gli utilizzatori, gli operatori e gli investitori, così da garantirne la fruibilità durante tutto l’anno, anche da parte dei molti residenti. Il punto di partenza sarà un’attenta analisi dello stato di fatto, che includerà anche l’impiantistica. Si potranno quindi valutare la riorganizzazione e la razionalizzazione dell’offerta e favorire la sinergia tra il Comune e gli altri enti locali, le istituzioni nazionali e internazionali, oltre che con gli operatori del Nevegal e i proprietari di immobili. Cruciale la cura del territorio, la sistemazione dei sentieri e della strada di collegamento con le Ronce e Val d’Art, anche valorizzando i progetti proposti dalle associazioni territoriali.

 

  • AMBIENTE. Lo sviluppo sostenibile, il risparmio energetico, l’organizzazione razionale delle risorse, la corretta gestione dei rifiuti e la valorizzazione delle bellezze ambientali: oggi questi temi acquisiscono una sempre maggiore importanza, tanto da diventare punti focali dei piani di intervento nazionali e comunitari. L’attenzione per l’ambiente e per il territorio porta alla salvaguardia della natura, al miglioramento dello stato di salute generale dei cittadini e a un incremento delle potenzialità turistiche del territorio.

BELLUNO AL FIANCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il rilancio del centro storico e del commercio di vicinato nei quartieri e nelle frazioni sarà una delle sfide dei prossimi anni. Dobbiamo da subito impegnarci per mettere a punto nuovi strumenti per mantenere le attività presenti e incentivarne di nuove, individuando le migliori soluzioni con i privati e con le associazioni di categoria e affrontando il problema dello spopolamento e della fuga verso altre realtà. Il punto di partenza sarà un’analisi dei comportamenti d’acquisto e della configurazione urbana e commerciale, anche con l’individuazione delle proprietà dei locali adibiti ad attività economiche. Sarà necessario prevedere progetti che garantiscano continuità e sviluppo, per creare una città attraente ed economicamente vivace, attivando tutti i canali possibili per realizzare iniziative di richiamo. Per raggiungere questo scopo dovremo pensare anche ad agevolazioni concordate con tutte le associazioni di categoria. È necessario operare per far ritornare le persone all’interno di tutte le aree della città storica, realizzando interventi mirati al raggiungimento di una vitalità perduta da anni.

In relazione alle nuove linee di intervento urbanistico (PAT e PATI) e ai cambiamenti che si stanno manifestando, si dovrà ridisegnare il volto di alcune zone, ora in stato di abbandono. L’abbinamento commercio, artigianato e residenzialità delle vie storiche di Belluno dovrà fin da subito trovare riscontri positivi, anche attraverso una riqualificazione dei piani terra.

L’Amministrazione presterà molta attenzione a quanto sta accadendo in un raggio più ampio, così da promuovere le aziende già presenti sul territorio e quelle che potranno eventualmente nascere. Lo sviluppo sarà certamente dettato dall’economia generale, ma potrà essere supportato tramite una politica che preveda contatti diretti con la Regione e la massima utilizzazione di quanto sarà possibile ottenere dall’Europa.

La promozione di una località si basa anche sui prodotti tipici. Per questa ragione è importante che l’Amministrazione sostenga convintamente lo sviluppo del territorio attraverso il riconoscimento e la promozione della sua tipicità. In quest’ottica, anche i mercati rionali andranno valorizzati.

UN’AMMINISTRAZIONE AL SERVIZIO DEI CITTADINI

La macchina comunale, con le sue società partecipate, è un’organizzazione a elevata complessità che deve essere fatta funzionare al meglio per mettersi davvero al servizio delle persone. In questo momento difficile per l’economia, è più che mai indispensabile lavorare per rivedere gli oneri in capo ai cittadini che il funzionamento di questa macchina comporta, potenziando allo stesso tempo la qualità dei servizi.

Questo duplice obiettivo andrà raggiunto attraverso azioni per migliorare l’efficienza della macchina e delle sue attività. Vanno valorizzate ed elevate le competenze del personale, il cui ruolo e orgoglio devono essere rafforzati, affinché i dipendenti diventino veri protagonisti del servizio offerto ai cittadini.

Gli uffici e i servizi dovranno essere facilmente accessibili e garantire risposte tempestive. Anche a questo fine, Belluno va ripensata in un’ottica multimediale con l’ideazione di sistemi informativi per l’attivazione di ulteriori canali di comunicazione istantanea con i cittadini, da affiancare a quelli tradizionali, che dovranno comunque essere potenziati.

Il dialogo è per noi un obbiettivo primario. Palazzo Rosso sarà aperto. Il sindaco e tutti i componenti della giunta stabiliranno delle giornate per il ricevimento e l’ascolto dei cittadini e delle associazioni. Il sindaco visiterà una volta al mese una scuola della città: nella crisi educativa che stiamo vivendo, la scuola va sostenuta e incoraggiata, non dimenticata.

Il Comune dovrà essere presente nei quartieri. Alle richieste di piccoli interventi di cura urbana (dalla riparazione del manto stradale, alla sistemazione dei marciapiedi, fino alla cancellazione delle scritte dai muri), verrà data una risposta entro quarantotto ore, con l’indicazione dei tempi di risoluzione.

Nel suo ruolo di comune capoluogo, Belluno si farà parte attiva per dialogare con enti e istituzioni, al fine di garantire un alto standard dei servizi. In questo contesto, vigileremo a livello provinciale, regionale e nazionale affinché sia mantenuto il Tribunale di Belluno, per rispondere all’esigenza di una giustizia di prossimità.

BELLUNO GREEN

Un capitolo importante del nostro programma è rappresentato dal tema ormai imprescindibile e indifferibile dell’efficienza energetica. Si tratta di un argomento sempre più strategico per la pubblica amministrazione, annoverabile tra i principali consumatori di energia. Il Comune deve dotarsi di una politica di efficientamento energetico, prevedendo gli opportuni interventi di ammodernamento degli impianti e sfruttando le numerose possibilità offerte oggi dalla normativa. La pubblica amministrazione ha il compito di rappresentare un nuovo modello virtuoso, orientato al risparmio energetico, fissando obiettivi certamente ambiziosi, ma raggiungibili. Chi possiede questa consapevolezza, ha l’obbligo morale di sviluppare un sistema completo di servizi energetici con l’obiettivo di ridurre i consumi e le emissioni di CO2, favorendo l’utilizzo di fonti rinnovabili e l’adozione di nuovi modelli di autoconsumo. Si tratta pertanto di creare una linea d’intervento suddivisa per tipologia degli impianti (elettrici, termici, di climatizzazione e speciali), per tipologia degli immobili gestiti (uffici pubblici, strutture ospedaliere e scolastiche, residenziali e pubbliche) e per le numerose attività complementari erogate. Tali interventi includono adeguamenti normativi e di sicurezza, la verifica energetica, la riqualificazione dell’illuminazione e la creazione di servizi integrati di facility management. Il tutto deve essere gestito in modo coordinato per trasformare il vecchio modello di gestione in un nuovo concetto di smart city.

In questa partita, Belluno non solo non può rimanere indietro, ma ha il compito preciso di acquisire un ruolo centrale e di riferimento per tutto il territorio provinciale, dotandosi di professionalità che potranno dare impulso anche alla creazione di comunità energetiche e all’adozione di ogni altra iniziativa utile a sviluppare questo nuovo modello.

Un altro importante capitolo è rappresentato dalla tendenza allo spopolamento e all’abbandono del territorio. Questi fenomeni devono essere contrastati garantendo la qualità della vita di chi abita il territorio e tenendone presente la manutenzione, anche attraverso il ricorso a formule innovative di gestione già in uso in diversi settori della pubblica amministrazione.

Lavoreremo per riqualificare gli ambiti storici e naturalistici, per valorizzare le attività agricole e il ruolo che queste già svolgono nella manutenzione del territorio e nella promozione di prodotti tipici di qualità per un mercato di nicchia e per incentivare le iniziative pubblico-private volte allo sviluppo turistico. Con l’apporto dei cittadini residenti, saranno quindi individuate nuove aree verdi.

Massima attenzione va inoltre posta al tema idrogeologico e della salvaguardia delle aree fragili di un territorio che va monitorato, operando in collaborazione con la Regione Veneto e le sue articolazioni, la Provincia e gli altri Comuni.

Vogliamo infine mettere Belluno al centro delle politiche ambientali regionali e nazionali, creando eventi attrattivi e proponendo convegni su temi ambientali e naturalistici legati a specifici argomenti di grande attualità, come, ad esempio, i cambiamenti climatici. Inviteremo in città specialisti del settore e cercheremo collaborazioni con i dipartimenti universitari che si occupano di temi inerenti all’ambiente montano. Questi appuntamenti, che dovranno divenire ricorrenti, costituiranno un’ulteriore attrattiva del capoluogo.

PROTEZIONE CIVILE

Negli ultimi dieci anni il territorio comunale è stato colpito da emergenze naturali di rilievo. A causa del cambiamento climatico in atto, le allerte meteorologiche si verificano ormai con cadenza ravvicinata. Non va dimenticata, inoltre, l’emergenza neve che rende necessario garantire la viabilità in tutto il territorio comunale.

Queste circostanze conferiscono alla Protezione Civile un ruolo di sempre maggior rilievo. Il potenziamento, la valorizzazione e l’impiego della Protezione civile devono pertanto costituire una priorità, per affrontare le sfide del domani, ormai cicliche e costanti. Nel contesto del comune capoluogo va quindi rafforzato il ruolo di questa fondamentale struttura, con l’auspicio che possa essere qui costituito il Centro Avanzato Regionale della Protezione Civile.

BELLUNO PER GLI ANIMALI

Una famiglia su due possiede un animale d’affezione e per molti anziani essi sono l’unica compagnia. La presenza degli animali costituisce un elemento di benessere fisico, mentale e sociale per le persone. Per questi motivi, il Comune di Belluno dovrà occuparsi degli animali e dare piena attuazione al Regolamento comunale per il Benessere animale.

Prioritario sarà aprire sinergie con l’AULSS e la Provincia per intervenire sul canile sanitario che necessita di importanti manutenzioni e di attrezzature. Si dovranno promuovere progetti con le istituzioni, le associazioni e i privati per garantire l’assistenza sanitaria sulle ventiquattro ore e per coinvolgere i cittadini di ogni età, dai bambini delle scuole dell’infanzia, che vanno educati al rispetto degli animali, agli anziani ospiti della casa di riposo, quali destinatari di esperienze di pet therapy. Sarà quindi individuata e attrezzata un’area per la sgambatura dei cani e un’area da adibire a cimitero degli animali.

Particolare attenzione andrà posta al fenomeno del randagismo, con campagne anti-abbandono e con la gestione delle colonie feline, tutelate dalla legge, attraverso il censimento degli animali e campagne di sterilizzazione.

Infine, non possiamo dimenticare che Belluno è il capoluogo della provincia più estesa del Veneto, sulla quale insiste il parco naturale più grande della regione. Il Comune cercherà una collaborazione con le altre istituzioni del territorio per riattivare il CRAS, il centro di recupero degli animali selvatici.